
- Proseguire il percorso di attivazione di sistemi di welfare aziendale anche nelle aziende pubbliche, sperimentando un sistema welfare di base comune a tutte le aziende e poi lasciare alle singole realtà il compito dell’integrazione/caratterizzazione legata alle specifiche situazioni di contesto della singola IRCCS/ASST/ATS, favorendo eventuali sperimentazioni operative in aziende pilota.
- Facilitare lo sviluppo trasversale di iniziative e campagne di reclutamento, di carriera e di sistemi incentivanti, che possano attirare i nuovi professionisti e garantire modelli di benessere organizzativo, anche con l’aiuto di soggetti esperti ed esterni alle aziende sanitarie (es. partnership con Agenzie per il Lavoro).
- Rafforzare, con la regia della DG Welfare, un confronto strutturale tra ospedali pubblici/privati, assicurazioni e fondi sull’importanza per gli enti pubblici di sviluppare una specifica area di attività collegata a servizi e prestazioni contrattualizzate con la sanità integrativa, in analogia con quanto oggi già in corso negli enti privati accreditati a contratto.
- Approfondire come ricomporre in maniera pratica o operativa i flussi informativi sui consumi sanitari nel circuito SSR e in quello della sanità integrativa, allo scopo di avere un quadro più completo della domanda e lavorare come sistema sul miglioramento dell’appropriatezza e della presa in carico, sulle politiche di medicina di iniziativa e prevenzione e sul contenimento dei possibili fenomeni distorsivi di sovra e sotto-trattamento, in collaborazione anche con la medicina di base.
- Favorire nelle aziende sanitarie la cultura dello sviluppo di una funzione di service design nella tecnostruttura direzionale, per servizi sempre più a misura del paziente, con approfondimenti formativi per personale dedicato (es. CUP, Accettazione, Referenti Amministrativi).