• Appropriatezza delle prestazioni in una logica integrata rispetto al SSN stesso


  • Uniformità delle procedure, dato che oggi nella sanità mutualistica esiste una forte difformità data dalla possibilità di ogni singolo fondo di organizzarsi autonomamente e contrattare le prestazioni con gli erogatori in modo differente


  • Integrazione al SSN per prestazioni e/o farmaci/device innovativi, in grado di creare non solo forte alleanza tra erogatori ma anche con tutta la parte di industria (pharma, devices, ecc.)


  • Ruolo di presa in carico del paziente (soprattutto cronico) da parte degli operatori di sanità integrativa, soprattutto quei fondi che continuano ad assistere il paziente in seguito alla quiescenza, introducendo modelli di presa in carico innovativi con PDTA e PAI che tengano in considerazione telemedicina e assistenza a distanza


  • Estensione della sanità integrativa alla popolazione non attiva